Direttore d'orchestra
Marco Gatti ha studiato composizione con Guido Baggiani, Matteo D’Amico a L’Aquila e Franco Donatoni. Educato alla tradizione direttoriale italiana da Nicola Hansalik Samale, ha perfezionato i propri studi con Donato Renzetti, affrontando un vasto repertorio lirico e sinfonico a capo di numerose orchestre, tra cui l’Orchestra del Conservatorio de L’Aquila, la Symphonia Perusina, l’Orchestra Sinfonica di Bari, l’Orchestra della Magna Grecia, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra sinfonica “Tchaikovsky” di Izevsk, l’Orchestra sinfonica della Repubblica di Udmurtia e l’Orchestra Sinfonica delle Marche; con quest’ultima, nel 1993, ha eseguito la Messa da Requiem di Verdi nel Duomo di Berlino, dirigendo per l’occasione anche l’Oratorienchor Potzdam. Ha collaborato con prestigiose istituzioni concertistiche come la Sagra Musicale Umbra, l’A.GI.MUS, l’Associazione Filarmonica Umbra, la Società dei concerti “Barattelli”, il CasertaArtFestival, il Leuciana Festival, il Concorso pianistico internazionale Alessandro Casagrande, il Concorso internazionale di corno Domenico Ceccarossi, il Festival Gazzelloni, l’Hermans Festival, gli Amici della Musica di Foligno, il Festival Valentiniano di Terni.
Dal 2003 ha collaborato con l’Anfiteatrolirico di Terni, dirigendo gli allestimenti di Nabucco, Madama Butterfly e Tosca. Ha collaborato con interpreti di fama quali Bruno Canino e Sandro Verzari (Terni, Primo concerto per pianoforte e tromba di Shostakovitc), Rocco Filippini, Gianluca Littera, I Solisti della Scala, Cristiano Rossi e il Duo Pepicelli (Perugia, Triplo concerto di Beethoven), Pamela Villoresi (Caserta, Six memos), Martine Brochard (Pisa, Histoire du soldat di Strawinsky) ed Oreste Lionello (Festival Gazzelloni, Histoire du soldat di Strawinsky).
Da sempre affascinato dalla ricerca musicale, ha sempre avuto grande attenzione per la musica del Novecento, in tutte le sue forme, non esclusa la musica popolare. Indicativa di ciò è l’assidua frequenza ai seminari di Giacomo Manzoni, Adriano Guarnirei, Karlheinz Stockhausen e Luciano Berio, di cui è stato assistente musicale durante gli allestimenti di Laborintus II e Passaggio al Teatro Carlo Felice di Genova, dove è stato Coach musicale e Maestro del Coro e dove ha stretto un proficuo rapporto professionale con il regista Daniele Abbado, che lo ha voluto con sé al Teatro Valli di Reggio Emilia ed al Teatro Alla Scala di Milano, per la realizzazione de Il Processo di Alberto Colla.
Ha inoltre diretto molta musica contemporanea collaborando con musicisti e complessi specializzati in questo repertorio ed ha collaborato con l’Università di Pisa, come membro effettivo nell'ambito del progetto di ricerca nazionale dal titolo: “Lo sperimentalismo nella storia del teatro occidentale” per il biennio 1999-2000, e del progetto: “L'opera prima dell'opera. Letteratura, teatro e musica in Italia dal 1870 al 1920: fonti, libretti, intertestualità”.
Come compositore, attività che non ha mai interrotto, ha prodotto musica da camera, e solistica, eseguita tra gli altri dal Divertimento Ensemble diretto da S. Gorli (Divertimento n°1), presso Auditorium di S. Cecilia in Roma, dall’Ensemble Carme diretto da Luca Pfaff, presso il Teatro Titano di S. Marino (Ricercare n°2), trasmessa da RAI3 e pubblicata da Ricordi, Edipan e Berben.
Ha rivolto particolare interesse al teatro, realizzando le musiche di scena per Esercizi di stile di R. Queneau, Gli uccelli di Aristofane, Sirena dei mantici di A. Celestini; quest’ultimo spettacolo è stato prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria.
Dal 1990 insegna Composizione, Armonia ed Analisi delle forme compositive presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Briccialdi di Terni.
TU E L'ORCHESTRA
Workshop di direzione d'orchestra a cura di Marco Gatti
collaboratore al pianoforte Emanuele Grigioni
FINALITÀ
“Dirigere” è una pratica che non riguarda soltanto l’orchestra ma anche tutte quelle compagini musicali che, per esigenze musicali e/o numero di esecutori, non sarebbero in grado, per problemi oggettivi, di realizzare autonomamente un’esecuzione adeguata. Dirigere un’orchestra è sicuramente la situazione più complessa in cui tale pratica è messa in atto, non solo per la vastità dell’organico, ma anche per la complessità del repertorio e la complessa dinamica relazionale che essa implica; tuttavia, dirigere un coro, una banda o un complesso eterogeneo di strumenti e voci, non presenta minori difficoltà tecniche e musicali.
Alla base della pratica direttoriale è necessaria la conoscenza di una tecnica che mediante il controllo assicuri l’efficacia del risultato. Se per dirigere un’orchestra la tecnica direttoriale è di norma implicita, per compagini strumentali e vocali diverse essa viene spesso tollerata anche in forma impropria o scorretta.
Per quanto suddetto, la finalità del corso è, certo, introdurre alla tecnica direttoriale nei suoi schemi di base, ma anche lavorare sulla loro applicazione rispetto ai diversi problemi che l’esecuzione musicale d’insieme presenta, in una continua interazione fra teoria e pratica, testo e interpretazione, problema e soluzione, senza la quale la pratica direttoriale sarebbe dilettantistica e fuorviante.
La pratica del “dirigere” è infatti culmine di un processo di acquisizione e consolidamento di capacità di autocontrollo, competenze tecniche, stilistiche, estetiche e musicali che – partendo dallo studio delle tecniche di base, applicate alle partiture oggetto di studio che compendiano numerose situazioni direttoriali tipiche – porti all’acquisizione della capacità pratica di affrontare e risolvere progressivamente qualsiasi problema direttoriale.
Si è ritenuto opportuno, per completezza, inserire anche un momento dedicato alla direzione d’opera, che presenta peculiari particolarità tecniche e necessita quindi di conoscenze specifiche, spesso ignorate e raramente definite con chiarezza.
DESTINATARI
Il corso si rivolge a tutti coloro che, privi di esperienze in materia o in possesso di rudimenti di tecnica direttoriale, intendano intraprenderne lo studio, a partire dai fondamenti tecnici fino a conoscenze più estese indispensabili per affrontare il complesso rapporto con una partitura in vista della sua esecuzione.
Pur non essendo previsti requisiti di accesso, costituiscono opportune premesse per una miglior comprensione dei contenuti e delle finalità del corso una buona conoscenza dell’armonia e del contrappunto, la pratica dell’analisi, la conoscenza tecnica degli strumenti musicali e delle prassi esecutive.
Ogni allievo ha diritto a 4 lezioni teorico-pratiche collettive di 2 ore + 4 lezioni individuali di 45 minuti.
PROGRAMMA DI STUDIO
Il corso avrà luogo a Piediluco (TR) dal 19 al 22 luglio 2016, con lezioni giornaliere collettive e individuali. Le lezioni collettive, di 2 ore ciascuna, saranno dedicate ai seguenti argomenti teorici e tecnici:
• la tecnica base
• la tecnica e gli organici strumentali
• dirigere l'orchestra
• dirigere l'opera
Le lezioni individuali, cui potranno comunque assistere tutti i corsisti, saranno dedicate a problematiche tecniche e repertori specifici che i singoli corsisti affronteranno più dettagliatamente.
Il corso si svolgerà con la collaborazione di un pianista e verterà sullo studio, l’analisi musicale e la direzione del seguente repertorio:
- E. Grieg, Holberg-suite
- W. A. Mozart, Sinfonia K 201 n.29 in la magg.
- L. van Beethoven Egmont op. 84
- L. van Beethoven, Sinfonia n° 1 in Do magg. op. 21
- F. Schubert, Sinfonia n.8 “Incompiuta”
- R. Wagner, Idillio di Sigfrido
- I. Stravinsky, Histoire du soldat
- G. Verdi, Rigoletto (estratti)
- G. Puccini, La bohème (estratti)